Fabiana Toffano

pittrice

Fabiana Toffano nasce il 14 maggio 1961 a Venezia e oggi vive a Cannaregio con la sua famiglia. Un’artista che fin dalla sua giovane età manifesta un’inclinazione naturale verso tutto ciò che è arte e che interrompe i suoi studi solo per brevi periodi dedicandosi alla famiglia. Da sempre propone e crea opere innovative attraverso una forma espressiva a lei riconducibile. Venezia è una città d’arte per eccellenza che ha influenzato i soggetti rappresentati nelle sue tele e negli ultimi anni, le opere sono prevalentemente dedicate alle zone, dove vive. Il primo maestro di Fabiana Toffano è Gastone Nart, fratello della madre, che le insegna a otto anni oltre alle basi del disegno anche ad apprezzare l’arte con i colori ad olio. Caratterialmente è attenta ai dettagli del mondo che la circonda quindi assorbe ogni insegnamento per muovere i primi passi nell’arte sviluppando precocemente una propria forma d’autore. Il seguito prosegue presso lo studio di Sergio Ravanello, marito della sorella della madre, sino all’età di quattordici anni, dove apprende l’utilizzo dei colori per realizzare bozzetti. Il colore lentamente diventa una necessità nei suoi disegni e intraprende un lungo percorso di ricerca che non ha mai interrotto per scoprire nuove cromie da utilizzare nei suoi lavori. I genitori stimolano Fabiana a visitare mostre, eventi e fiere, appoggiando l’educazione della giovane e l’apprendimento di ogni tecnica artistica ed è un periodo importante per la sua formazione perché spronata dalla famiglia oltre che dalla sua creatività che ha bisogno di essere nutrita per scoprire una propria identità nell’arte. Durante la scuola dell’obbligo il professor Frizziero, insegnante dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, le insegna a dipingere dal vero e inizia un ciclo pittorico di opere in bianco e nero, così apre un periodo ricco di esperienza e stimoli nell’arte. Si susseguono numerosi anni di studio in cui apprende i segreti delle prospettive e l’uso del disegno di base, completando con il colore per gettare le basi nell’arte che oggi riconosciamo nelle sue creazioni. Racconta con estremo piacere l’incontro con Donatella Besa un’illustratrice di favole e quando si ritrova a quindici anni a frequentare lo studio dell’artista lavorando con l’acquerello. I pigmenti finemente mescolati alleggeriscono la difficoltà dell’uso di altre tecniche consentendole esecuzione con maggiore rapidità o che utilizza quando vuole fissare nell’immediato un’idea. L’acquerello le stimola una sensazione di leggerezza e spesso si ritrova a creare opere con tale tecnica per rilassare la mente. Tuttavia, negli ultimi anni la tecnica che predilige è l’acrilico per soddisfare il suo istinto nel lavorare di getto su tela. Ha ricevuto particolare interesse da figure di spicco nell’arte contemporanea come: Plinio Perilli, Sandro Serradifico, Daniele Rondini Tedeschi, Stefania Pieralice, Marilena Cheli Tomei, Chiara Bernardini, Lodovico Gierut, Vittorio Guidi, Giacomo Mozzi, Daniela Accorsi, Maria Irene Vairo, Gabriele Salvatore, Tina Zurlo, Mario Salvo e Maria Teresa Beretta. Le opere di Fabiana Toffano se studiate negli anni della ricca produzione e osservate in ordine cronologico portano a riflettere sul suo particolare stile pittorico e raccontano la gamma di sfumature con le quali si esprime confermandosi nel mercato dell’arte contemporanea. Verde, beige e bianco sono abilmente lavorati per raccontare la sua amata città e appartengono a un ciclo pittorico che identificano l’arte di Toffano degli ultimi anni. Il carattere estroverso le consente di spaziare nella rappresentazione dei soggetti e le viene facile dipingere fiori o paesaggi in conformità a ciò che il quotidiano le trasmette.